IL PROGETTO FALDE
L’acqua è una delle risorse più preziose che deve essere tutelata per poterne garantire l’uso potabile, irriguo ed industriale. Per svolgere al meglio tale compito è stato realizzato, all'interno dell'Agenzia Giada, un importante studio sulle risorse idriche sotterranee, col doppio scopo di valutare da un lato l’impatto che i consumi idrici delle attività produttive presenti nel sistema Chiampo-Agno-Guà possono avere sull’equilibrio del bilancio ideologico e dall’altro la stima dei carichi potenzialmente inquinanti che insistono sull’area di ricarica; sono inoltre state svolte numerose analisi sulla qualità chimica delle acque.
Il lavoro è stato suddiviso in due fasi: una prima fase, di cui è riportata una sintesi nell'allegato sottostante, è stata portata a termine nel Maggio del 2005, e prevedeva il raggiungimento degli obiettivi appena citati, mentre la seconda fase, iniziata a gennaio 2008, riguarda un’indagine ancor più dettagliata ed approfondita per determinare una politica di sostenibilità per i prossimi decenni.
OLFATTOMETRIA DINAMICA
L'olfattometria dinamica è il metodo prescritto dalla Norma europea, adottata in Italia come UNI/EN 13725:2004, per la determinazione della concentrazione di odore in emissioni gassose.
Il metodo si basa sull'uso di un gruppo di persone, opportunamente selezionate e addestrate, detti esaminatori. Agli esaminatori viene fatto annusare il campione di gas odoroso, diluito con aria inodore secondo rapporti definiti. Il campione è presentato al gruppo secondo una serie di diluizioni decrescenti. Ciascun membro del gruppo deve segnalare, mediante la pressione di un pulsante, quando egli percepisce un odore e quando non ne percepisce alcuno. Le risposte del gruppo vengono registrate ed elaborate.
Il risultato della misurazione olfattometrica di un campione è il suo valore di concentrazione di odore, espresso in unità odorimetriche europee per metro cubo di aria (ouE/m3).
LA CONCENTRAZIONE DI ODORE
Per definizione, un campione gassoso ha concentrazione di 1 ouE/m3 quando è alla soglia di percezione, ossia quando il 50% della popolazione, annusando quel campione, percepisce un odore, mentre il restante 50% non ne percepisce alcuno. Quando un campione ha concentrazione di odore pari a X ouE/m3 deve essere diluito X volte con aria inodore affinché esso giunga alla soglia di percezione.
ANALISI IN LABORATORIO OLFATTOMETRICO
I campioni non appena prelevati vengono conferiti al Laboratorio di Olfattometria Dinamica del Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza, dove vengono analizzati generalmente il giorno successivo al prelievo.
Nel frattempo vengono conservati presso lo stesso Laboratorio in conformità ai requisiti della norma tecnica.
Per le determinazioni olfattometriche si impiega un Olfattometro Dinamico conforme ai requisiti della norma tecnica, munito di quattro postazioni di saggio degli odori e comandato da personal computer.
L'olfattometro è un’apparecchiatura nella quale il campione di gas odoroso viene diluito con gas neutro, secondo un rapporto definito, e presentato agli esaminatori.
L'olfattometro consente, pertanto:
1 la diluizione del campione secondo rapporti definiti e a livelli che possono raggiungere diverse decine di migliaia di volte;
2 la presentazione dei campioni e/o dell'aria pura agli esaminatori;
3 la registrazione delle risposte (sento/non sento);
4 l’elaborazione statistica dei risultati
Vengono utilizzati due gruppi di esaminatori. Ciascun esaminatore (soggetto qualificato a giudicare il campione di gas odoroso) è stato selezionato in base ai requisiti richiesti dalla norma UNI/EN 13725:2004.
MODELLO PREVISIONALE SULLA QUALITA’ DELL’ARIA
Se il monitoraggio consente la verifica sull’efficiacia delle azioni di miglioramento, è indispensabile che le scelte strategiche necessarie alla riduzione dell’inquinamento siano accompagnate da previsioni il più attendibili possibili.
A tal fine è stato predisposto il programma di valutazione della qualità dell’aria mediante modello matematico sulla “ricaduta al suolo degli inquinanti”, che consente, tra l’altro, di identificare mediante tecnologia GPS i punti di interesse (camini) per l’emissione di COV (solventi).
Nel file che segue è riportata la relazione tecnica esplicativa della metodologia utilizzata.
Sito aggiornato il 22/11/2024