CERTIFICAZIONE AMBIENTALE:il Ministero dell’Ambiente premia l’Agenzia Giada
Durante il convegno in Villa Cordellina la consegna dell’attestato Emas che certifica la qualità ambientale
L’Agenzia Giada è certificata Emas. Oggi, a Villa Cordellina, il sottosegretario all’ambiente Gianni Piatti ha consegnato ai responsabili dell’agenzia che si occupa delle tematiche ambientali nella valle del Chiampo l’importante riconoscimento riservato agli ambiti produttivi omogenei. L’attestato è un premio che testimonia e conferma la bontà del lavoro svolto sulla qualità dell’ambiente dall’agenzia che coinvolge la Provincia di Vicenza, i 16 comuni del distretto conciario, e l’Arpav del Veneto.
«Il convegno odierno – spiega il responsabile di Agenzia Giada Andrea Baldisseri - rappresenta un momento d’incontro pensato per consolidare, da parte di tutte le componenti pubbliche e private, i legami e la condivisione delle problematiche ambientali dell’Ovest Vicentino. La presenza del Sottosegretario oggi e gli attestati che riceviamo confermano che, quando i diversi enti lavorano in sinergia fra di loro, si possono ottenere risultati importanti, come la riduzione nell’area conciaria dell’inquinamento atmosferico da solventi nel decennio 1996-2006».
Durante la mattinata si è discusso di programmi, prospettive e opportunità per il prossimo anno in tema di politica ambientale ad ogni livello, sia globale che calato nella realtà del Vicentino con particolare riferimento al “triangolo della concia” che interessa l’area dell’Ovest Vicentino.
L’attività dell’Agenzia Giada ha permesso di raggiungere risultati importanti sul fronte della tutela ambientale proponendo un modello di sviluppo eco-compatibile. Attraverso un monitoraggio puntuale delle risorse naturali e delle emissioni delle imprese ed una consulenza mirata alle stesse aziende in tema di impatto ambientale, l’Agenzia è diventata un importante partner e punto di riferimento per i soggetti pubblici e privati che concorrono allo sviluppo del territorio.
Recentemente l’ente ha presentato i risultati di una meticolosa indagine prodotti in collaborazione con l’Arpav, in cui si conferma come sia possibile aumentare il rendimento (la produzione di pellami è passata da 126 a 165 milioni di metri quadri in 10 anni) parallelamente alla riduzione del consumo di solventi nei cicli di lavorazione (da 18 a 7 milioni di chili nello stesso arco di tempo 1996-2006).
Inoltre, l’agenzia coordinata dalla Provincia ha creato nei mesi scorsi un sistema di certificazione ambientale per la pelle proposto come standard per tutte le aziende del comparto conciario (EPD, environmental product declaration): una sorta di marchio internazionale di qualità che consentirà di identificare prodotti realizzati in osservanza di corretti comportamenti dal punto di vista ambientale.
Sito aggiornato il 05/12/2024