INCHIESTE: ARIA 2005, nell'Ovest Vicentino migliora la qualità dell'aria.
Resi noti i dati del monitoraggio dell’Arpav in 50 punti del distretto conciario durante il 2004 In 10 anni abbattuti l’uso e l’emissione dei solventi, mentre continua ad aumentare la produzione.
Migliora la qualità dell’aria in tutto il distretto conciario: e la Provincia, che negli ultimi anni, attraverso l’agenzia Giada, ha promosso una politica di risanamento ambientale, sorride. I risultati, estremamente positivi, arrivano dal monitoraggio di Arpav sulla concentrazione di solventi presenti nell’aria della vallata nel 2004. Il risultato generale ha dimostrato che negli ultimi dieci anni la situazione è andata via via migliorando. Parallelamente è stato svolto dalla Provincia un monitoraggio sul consumo di solventi nelle aziende per poter verificare la correlazione tra i due parametri. E i risultati parlano chiaro: oggi si consuma metà della quantità di solventi rispetto al 1996 e il fattore di emissione si è ridotto a circa un terzo. Senza impedire un continuo aumento della produzione di pelli.
In dettaglio, l’analisi ha preso in considerazione il rapporto tra la quantità dei solventi che “cade” al suolo e la quantità emessa dalle fonti. Il monitoraggio è avvenuto in 50 punti diversificati in varie tipologie: centri abitativi, aree industriali, zone soggette a minore ricambio di aria e punti estremi del territorio, esterni alle zone industriali. In tutte le aree si è segnalato un decremento dei livelli, con un trend positivo che ha portato a migliorare la qualità dell’aria, quasi ovunque al di sotto delle soglie di attenzione. Rispetto a dieci anni fa, infatti, si è segnalata una forte riduzione nel consumo dei solventi: da oltre 18 mila tonnellate consumate nel 1996 si è passati a meno di 9 mila nel 2004. Un consumo che si è tradotto nella parallela riduzione del fattore di emissione. In dieci anni si è, infatti, scesi da una concentrazione di 147 grammi per metro quadrato a una media di 50 grammi. Un abbassamento dei valori che, però, non si è tradotto in una diminuzione della produzione di pelli. Anzi, la produzione continua il suo trend positivo con un aumento di quasi 50 milioni di metri quadrati: nel 2004, infatti, sono stati prodotti 174 milioni di metri quadrati di pelle contro i 125 milioni del 1996. Da questi dati, deriva così un numero sempre maggiore di aziende con bassi valori di emissione: oggi l’80 percento delle imprese conciarie ha un’emissione inferiore ai 75 grammi per metro quadrato. Nel 1996 al di sotto di questa cifra si posizionava, invece, solo il 33 percento delle aziende. I dati rivelano, quindi, una forte diminuzione nell’uso dei solventi nei vari comuni: ad Arzignano nel 1996 si registrava un consumo annuo di 7 mila 347 tonnellate di solventi, mentre durante il 2004 la quantità si è dimezzata portandosi a meno di 3 mila 700 tonnellate. Lo stesso parametro si è ridotto ad un terzo a Chiampo, con poco più di mille tonnellate usate attualmente contro poco più di 3 mila nel 1996.
Un risultato raggiunto grazie all’impegno di tutti i soggetti produttivi del distretto. La Provincia negli ultimi anni è, infatti, intervenuta più volte in materia, ponendo dei limiti alle autorizzazioni alle imprese: misure tese a ridurre l’impatto ambientale. Questi limiti, inoltre, sono sempre stati accompagnati da interventi a salvaguardia della produzione e da incentivi al miglioramento nell’efficienza tecnologica e nella qualità dei prodotti. Come dimostrano questi dati e l’assenza in questi anni di ricorsi da parte delle aziende, si è trattato di uno sforzo compartecipato, espressione di un volere comune: si è così instaurato un circolo virtuoso che permette oggi alla Provincia di ridurre i limiti alle autorizzazioni e lanciare un meccanismo di incentivi. Dal 2005, infatti, chi riduce le emissioni al di sotto degli obblighi potrà poi vendere il “diritto” alla quantità residua di solventi. Con un ulteriore beneficio: su ogni “transazione”, una quota del solventi “ceduti” andrà alla Provincia e sparirà dal mercato.
Giada è l’acronimo dell’agenzia per la gestione integrata dell’ambiente nel distretto conciario della Valle del Chiampo. Il progetto, nato dalla collaborazione tra la Provincia, l’Arpav e il comune di Arzignano, con il finanziamento della Comunità europea, prosegue ora le proprie attività grazie all’impegno economico dei 17 comuni aderenti all’Agenzia Giada e della Provincia di Vicenza, che coordina l’Agenzia.
Sito aggiornato il 22/11/2024