POLITICA AMBIENTALE: obiettivo ambiente sostenibile
Si è svolto il giorno 10 gennaio 2005 la Conferenza dell’Agenzia Giada. All’ordine del giorno gli interventi di prossima attuazione sul territorio .
Prosegue l’impegno dell’Agenzia Giada sul fronte della tutela dell’ambiente nel territorio del Polo Conciario. Numerose le iniziative inserite nei piani di lavoro per l’anno appena iniziato. Tra queste, le attività di individuazione dei requisiti ambientali degli insediamenti produttivi dei vari comuni, l’adozione del sistema di ”Emissions Trading”, relativo allo scambio delle quote di emissione in atmosfera, e l’attuazione del Piano Regionale di Tutela e di Risanamento dell’Atmosfera. Questi, in particolare, sono gli argomenti portati all’ordine del giorno nel corso della Conferenza dell’Agenzia Giada che si è tenuta questa mattina a Montecchio Maggiore.
La riunione, diretta dall’assessore provinciale all’ambiente Walter Formenton e dai rappresentanti dell’Ufficio Distrettuale dell’Agenzia Giada, ha visto una larga partecipazione dei sindaci dei comuni aderenti al progetto (Altissimo, Arzignano, Brendola, Castelgomberto, Chiampo, Crespadoro, Gambellara, Lonigo, Montebello, Montecchio Maggiore, Montorso, Nogarole, S. Pietro Mussolino, Sarego, Trissino, Zermeghedo).
Nel corso dell’assemblea, la Provincia ha presentato il documento sui Requisiti ambientali degli insediamenti produttivi. Il progetto punta a rendere quanto più possibile omogenei i regolamenti comunali: messo a punto da un gruppo di lavoro formato da Andrea Baldisseri (Provincia), Loredana Battaglia (Comune di Montebello), Alessandro Bedin (Comune di Montecchio Maggiore), Danilo Guarti (Comune di Arzignano) e Roberto Zarantonello (Comune di Chiampo), il documento è stato presentato nella sua parte generale, che ogni comune dovrà poi integrare con proprie valutazioni e piani di attuazione specifici.
«Il documento – ha spiegato l’assessore Formenton – intende classificare le attività conciarie e in generale tutte le attività produttive sulla base dell’impatto che queste hanno sull’ambiente. In particolare si distinguono le attività “significative”, come ad esempio le lavorazioni delle pelli maggiormente inquinanti, da quelle “non significative”, che rientrano in una categoria di impatto inferiore. Da queste premesse, ci siamo mossi verso l’individuazione dei criteri più equi di valutazione delle attività industriali, per fare in modo che su tutto il territorio si risponda a criteri univoci e si giunga ad un beneficio collettivo in termini di ambiente sostenibile».
Il Forum Giada è poi proseguito con la presentazione della delibera provinciale relativa al sistema dello scambio delle quote di emissione. Inserita all’interno di un più ampio panorama di interventi a favore del risanamento ambientale, l’adozione dello strumento “Emission Trading” da parte degli organi provinciali vicentini segue quella dell’Unione Europea (Direttiva 2003/87) per l’applicazione delle riduzioni delle emissioni in atmosfera previste da Protocollo di Kyoto.
«In pratica – ha spiegato Walter Formenton – si tratta di un nuovo sistema di incentivazione per le imprese che permetterà di ottenere benefici ambientali grazie all’applicazione del meccanismo della “emissions trading”, alla lettera “commercializzazione delle emissioni”, ai Cov, gli inquinanti emessi in atmosfera. La quota disponibile sarà quella indicata dal quantitativo annuo massimo di solventi utilizzabili». Una quota, hanno poi spiegato gli addetti ai lavori, che potrà essere acquistata o ceduta, ma che in ogni caso seguirà una logica di progressiva diminuzione, con conseguente riduzione nel consumo dei solventi.
Infine, la Conferenza ha toccato i punti principali alla base del nuovo piano Regionale di Tutela e di Risanamento dell’Atmosfera.«Non si tratta di limitare i nostri interventi alla regolamentazione dei flussi di traffico e al controllo degli inquinanti PM10 – ha sottolineato l’assessore Formenton – ma di intraprendere misure atte ad evitare il peggioramento della qualità dell’aria, con una pianificazione di lungo periodo e l’estensione degli interventi anche ai comuni della provincia».
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