PROGETTO GIADA: modello per la green economy dei distretti.
L’agenzia Giada costituisce un modello di Green Economy, dal 2001 ad oggi la sua attività, in concerto con le imprese del distretto della concia, ha migliorato sensibilmente qualità di aria, acqua e gestione dei rifiuti. Diventando un modello in Europa. L’importanza del ruolo della sostenibilità ambientale è dimostrato dal forte impegno economico profuso. In tutto sono 90 i milioni di euro destinati al risanamento del distretto della concia. Lo stanziamento che vede investire insieme istituzioni e imprese è stabilito dall’accordo di programma 2006/2015.
Vicenza – La green economy è una tendenza che in tutto il mondo sta creando sempre più ricchezza e opportunità di mercato e può offrire nuove occasioni di sviluppo anche per i distretti. A dimostrarlo c’è l’esperienza fatta dall’Agenzia Giada, che attraverso l’attuazione di politiche economico-ambientali è riuscita a realizzare un ciclo virtuoso di innovazione, efficienza produttiva e qualità ambientale all’interno del distretto vicentino della concia. Diventando un vero e proprio modello in Europa. Di questo si è parlato oggi, 26 giugno, in un convegno a Villa Cordellina (VI) dal titolo Ricchi di Verde, organizzato dall’Agenzia Giada e dalla Provincia di Vicenza, che ha visto protagonisti esponenti del mondo delle istituzioni e delle imprese. Gli ultimi risultati di Giada sono stati anticipati oggi nel corso del convegno e confermano un continuo miglioramento dei parametri ambientali, aria, acqua e gestione dei rifiuti. In base agli ultimi dati il consumo di solventi delle aziende del distretto della concia sono in continua diminuzione dal 1996. Ma dal momento in cui ha preso avvio il Progetto Giada (oggi Agenzia), le emissioni di solventi nell’aria hanno subito una drastica riduzione, dimezzandosi e producendo un miglioramento nell’aria. Il consumo di solventi nel 2008 è stato di 6.132 tonnellate rispetto agli oltre 12.700 tonnellate del 2001. Il dato migliore di sempre. Anche lo scarico di solventi, clorurati, cromo e solidi sospesi nello scarico del collettore risultano in continua e costante riduzione. Il miglioramento dei parametri ambientali è verificabile nel fattore di emissione calcolato in grammi su mq, che risulta pari a 45, era 79 nel 2001. Questo dato risulta importante perché individua la capacità di produrre in maniera sostenibile a prescindere dalle quantità di pelli lavorate. Per questi risultati l’Agenzia Giada rappresenta un modello riconosciuto e premiato in Europa. «Un modello – ha commentato Antonio Mondardo Assessore all’Ambiente della Provincia di Vicenza – di sostenibilità del distretto della concia che vogliamo esportare e mutuare in altre realtà economiche. Il successo di Giada dimostra che se istituzioni e imprese si muovono nella stessa direzione, senza disperdere inutilmente risorse l’obbiettivo di un’economia veramente green è raggiungibile». Lo Sviluppo del progetto Giada ha inizio nel triennio 2001/2004, nell’ambito dello strumento finanziario dell’Unione Europea denominato LIFE Ambiente. Viene creato il primo schema di Sistema di Gestione Ambientale di distretto e viene costituita l’Agenzia Giada per proseguire nel percorso di miglioramento continuo e conseguire la certificazione ambientale del territorio. Dal 2004 al 2009 l’Agenzia Giada svolge la sua attività istituzionale attraverso una convenzione che unisce le attività e le politiche della Provincia e di 16 Comuni dell’Ovest Vicentino. Viene conseguito l’Attestato EMAS per Ambiti Produttivi Omogenei e viene creata una serie di rapporti per una politica condivisa tra i diversi attori, al fine di utilizzare ogni possibile sinergia e consolidare una politica di sostenibilità. A partire dal 2009 la convenzione viene rinnovata per altri 5 anni e vengono approvati i nuovi documenti di riferimento: la Politica Ambientale ed il Piano della Sostenibilità.
Tra le ultime attività sviluppate da Giada negli ultimi anni si segnalano la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, si è realizzata una specifica iniziativa in favore del sistema produttivo, per creare un’opportunità di valore aggiunto, contestualmente alla consapevolezza di una produzione ecologicamente compatibile. L’iniziativa si è svolta in partnership con l’Associazione Industriali di Vicenza e con la società Aequilibria. Lo standard EPD è pubblicato sul sito www.environdec.com Per quanto riguarda il sistema idrico sotterraneo si sta, invece, procedendo all’approfondimento delle tematiche e delle dinamiche relative al sistema delle falde della zona, con la collaborazione degli AATO, al fine di passare da un bilancio idrico di tipo statico ad uno di tipo dinamico, da implementare con modelli flusso e di diffusione degli inquinanti. Infine, per il monitoraggio della qualità dell’aria, si è proceduto ad estendere i punti di controllo per l’idrogeno solforato mediante utilizzo di campionatori diffusivi, integrazione della strumentazione automatica sulla rete esistente, installazione di un’ulteriore centralina mobile dedicata al monitoraggio degli inquinanti di origine industriale.
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