Ambiente ed attività produttive, coesistenza possibile - Lunedi 04 Luglio 2005 | |
I comuni che partecipano all’agenzia Giada approvano all’unanimità nuove linee di politica ambientale. Far convivere lo sviluppo industriale, in particolare quello delle attività conciarie, con l’ambiente circostante, per consentire una gestione ottimale del territorio: è questo l’obiettivo del documento sui Requisiti ambientali degli insediamenti produttivi redatto e approvato il 22 aprile scorso dall’Agenzia Giada, l’ente nato per promuovere la tutela dell’ambiente nel territorio del Polo Conciario della Valle del Chiampo. Nella sostanza, il testo traccia una classificazione degli insediamenti produttivi e, sulla base del loro impatto ambientale, stabilisce nuove linee guida per lo sviluppo di politica ambientale sostenibile. Il documento è già stato adottato dal comune di Chiampo, mentre gli altri comuni stanno attraversando le varie fasi di adozione. Il documento è il prodotto di un tavolo di concertazione attorno al quale si sono seduti i rappresentanti dei diversi comuni del territorio del Polo Conciario. A coordinare i lavori è stata la Provincia di Vicenza attraverso l’agenzia Giada: con un ruolo di stimolo e mediazione tra le diverse istanze amministrative, ambientali e imprenditoriali che ha consentito, in tempi rapidi, di arrivare a un risultato altamente significativo. Anche per il suo impatto sull’economia della zona. L’attuale regolamentazione di molti comuni, infatti, vincola l’attività delle industrie conciarie senza però tener conto del loro reale impatto ambientale: limitando anche una possibile riorganizzazione delle attività e la realizzazione di nuovi stabilimenti. Così facendo vengono penalizzate soprattutto le nuove attività, con una grave impasse dal punto di vista del dinamismo imprenditoriale ed economico; e senza garantire al contempo un’effettiva tutela dell’ambiente. La nuova regolamentazione autorizza invece una maggiore mobilità delle imprese: fissando al contempo parametri più esigenti dal punto di vista della tutela ambientale. Approvato all’unanimità, il testo traccia le linee guida per una corretta e omogenea definizione dei requisiti ambientali che i diversi insediamenti produttivi devono possedere. Al fine di individuare criteri equi e univoci, il documento classifica le attività produttive sulla base dell’impatto che queste hanno sull’ambiente: con una particolare attenzione a quelle conciarie, ma andando ad analizzare anche tutte le altre tipologie. Si distinguono, quindi, attività “significative”, come ad esempio le lavorazioni delle pelli maggiormente inquinanti, da quelle “non significative”, che rientrano in una categoria di impatto inferiore. Da questa classificazione si potranno così definire i requisiti ambientali per le diverse attività produttive, con l’obiettivo principale di far giungere ogni impresa esistente alla stesura di un bilancio ambientale positivo: ossia a fare in modo che l’insieme degli interventi modificativi richiesti comporti una riduzione dell’impatto ambientale complessivo rispetto alla versione attuale che il sito presenta. Il bilancio ambientale positivo prende in considerazione diverse matrici, dagli scarichi idrici alle emissioni in atmosfera, dai rifiuti al rumore prodotto. Il documento prescrive anche, per le nuove attività significative diverse da quelle conciarie, l’adozione delle migliori tecnologie disponibili. Giada è l’acronimo di un progetto che intende realizzare la gestione integrata dell’ambiente nel distretto conciario della Valle del Chiampo. Il progetto, nato dalla collaborazione tra la Provincia di Vicenza, l’Arpav e il comune di Arzignano, grazie anche a un finanziamento della Comunità europea attraverso il programma Life Ambiente per l’attuazione della politica ambientale dell’Unione, sta ora proseguendo le proprie attività in forma autonoma grazie all’impegno economico di tutti i 16 comuni aderenti all’Agenzia Giada e della Provincia di Vicenza, che coordina l’Agenzia. I comuni che partecipano a Giada sono Altissimo, Arzignano, Brendola, Castelgomberto, Chiampo, Crespadoro, Gambellara, Lonigo, Montebello, Montecchio Maggiore, Montorso, Nogarole, San Pietro Mussolino, Sarego, Trissino e Zermeghedo. |
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