INCHIESTE: prime analisi sul collettore Trissino/Cologna Veneta.
Lo scarico è efficiente e sicuro. In risposta ai timori della Provincia di Verona, le prime analisi escludono reazioni chimiche fuori dalla norma e confermano il regolare funzionamento del collettore
Vicenza - L’Agenzia Giada, dopo aver analizzato gli scarichi del collettore Trissino-Cologna Veneta, afferma che, attualmente, non emergono rischi di tossicità. Il “tubone” svolge in modo assolutamente efficiente il suo ruolo, la depurazione è assicurata.
Dopo mesi di discussioni tra la Provincia di Verona e quella di Vicenza a causa del collettore lungo 20 km che serve tutta l’area della concia della Valle del Chiampo e scarica a Cologna Veneta, lo studio dell’Agenzia Giada certifica il rendimento depurativo, confermando così la bontà dell’Accordo tra le due istituzioni siglato fino al 2012.
Gli scarichi idrici provenienti dai depuratori di Trissino, Arzignano, Montecchio Maggiore, Montebello e Lonigo, sono convogliati, dal 2001, in un unico collettore fognario con scarico finale a Cologna Veneta nel fiume Fratta-Gorzone. A dicembre 2007, però, la Provincia di Verona si era rifiutata di rinnovare l’autorizzazione allo scarico temendo lo spostamento a valle delle problematiche derivanti dallo smaltimento dei reflui dell’industria della Valle del Chiampo. Il braccio di ferro con la Regione è durato più di un anno e si è risolto con un nuovo accordo per investimenti nella depurazione nel veronese in cambio del via libera agli scarichi fino al 2012.
L’Agenzia Giada si occupa, per conto della Provincia di Vicenza, di tutelare l’equilibrio dell’ecosistema del distretto conciario della Valle del Chiampo, attraverso attività di analisi, studi ambientali e monitoraggi sul territorio. Grazie alle attività dell’Agenzia la salute del distretto della concia è in continuo miglioramento.
In questi anni si è occupata della prevenzione ambientale del sistema di depurazione con verifiche che hanno interessato le rese di abbattimento del carico inquinante presso i cinque depuratori e l’andamento qualitativo dei reflui lungo il percorso del collettore.
L’Agenzia Giada, che da sempre si distingue attuando progetti innovativi di studio del territorio, si è servita, durante queste analisi, anche dei batteri bioluminescenti, importanti bioindicatori usati per determinare gli effetti tossici a breve termine (15-30 minuti) di campioni d’acqua (superficiale, potabile o di scarico) o solidi (estratti di sedimenti e fanghi). Le prime prove sulla tossicità dello scarico, eseguite in diversi punti del collettore, hanno dato risposta negativa. Tutti i test realizzati finora hanno riportato inoltre il perfetto funzionamento del collettore come tubo di scarico; partendo dai dati ottenuti, è in via di definizione un programma di ulteriori indagini, con l’obiettivo di confermare i risultati positivi emersi oggi.
Nella Sezione "I documenti", sottosezione "Le relazioni" è possibile consultare e scaricare il documento redatto da ARPAV, contenente i dati aggiornati a Febbraio 2009, sul progetto di monitoraggio ambientale del bacino del Fratta-Gorzone, rientrante all'interno dell'Accordo di Programma Quadro tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche.
E inoltre scaricabile, nella stessa Sezione e sottosezione, la presentazione del Dott. Angelo Cortesi (Area Scienze Park di Trieste), contenente i dati sulla valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del sistema di depurazione e di collettamento a servizio del comprensorio conciario delle Valli dell'Agno/Chiampo.
Sito aggiornato il 14/10/2024